venerdì 22 novembre 2013

SPES ULTIMA DEA

Mentre ci accingiamo a fare "memoria" del 33mo anniversario del terrenoto, ancora abbiamo negli occhi le immagini di devastazione e morte che giungono dalla Sardegna. Un triste macabro rituale al quale, per incuria dell'uomo, periodicamente e ciclicamente assistiamo, con il rischio di assumere un atteggiamento di fatalismo rispetto alla " tropicalizzaziome" del nostro clima, dimenticando le gravi responsabilità dell'uomo. Come diceva qualcuno, guardiamo in alto, senza capire che bisogna modificare la prospettiva , guardando in basso, alla tutela del territorio a qualificare interventi di salvaguardia che, nell'immediato possono apparire consistente dal punto di vista economico, ma rappresentare un investimento in sicurezza per il futuro. Appare evidente che bisogna mettere in campo una NUOVA CULTURA, che guardi al territorio come una risorsa da tutelare nell'interesse di tutti e non una opportunità, meglio, interessi di pochi soliti noti. BOXLANDIA DOCET! E mi fermo qui.
           Appare evidente che, non si può arrivare neppure agli opposti estremismi. Credo sia possibile , con una nuova coscienza civica e con competenze specifiche coniugare sviluppo, crescita , infrastrutture,con la.... bellezza e l'armonia della natura.
La sfida per il futuro e' colmare il grave deficit di classe dirigente a tutti i livelli ( e non mi riferisco solo alla politica) . Gli uomini liberi e forti , di sturziana memoria , riprendano nelle loro mani, le speranze di tanti, soprattutto giovani,che attendono una nuova primavera per il nostro paese.

Nessun commento:

Posta un commento